21. Marzo giornata mondiale delle foreste

Prendere consapevolezza dell'importanza dei nostri boschi è un dovere di ciascuno di noi. Perché boschi e foreste, insieme all'ecosistema-mare, sono i principali custodi della biodiversità, cioè del nostro futuro.

21.03.2020

I compleanni, si sa, sono una bella occasione per dare il giusto peso, qualche coccola e fare un bel regalo alle persone a noi care, familiari o no. E poi ci sono gli anniversari, quelli di matrimonio, certo, ma anche quelli relativi ad eventi particolari, giornate nelle quali ci si prende volutamente il tempo per fermarsi un attimo e dedicarsi al valorizzare persone e situazioni importanti, per noi o per un’intera comunità.

Sarà capitato anche a voi di inventarvi un anniversario qualunque, un compleanno un po’ strano, ma per voi importante, perché legato ad un evento solo vostro o al quale solo voi vi sentite particolarmente legati: c’è chi celebra l’anniversario della migliore vacanza di sempre, chi quello di quanto ha smesso per sempre con il fumo, chi quello dell’inizio di un’amicizia. Sono cose che facciamo un po’ tutti e su questo bambini e ragazzi sono fonte inesauribile di spunti e fantasia.

A livello globale, da qualche anno, imperversa la moda –talvolta bizzarra- delle “giornate internazionali”, con la distinzione tra le giornate “ufficiali”, cioè quelle stabilite dall’ONU e quelle “ufficiose”, cioè quelle stabilite non è chiaro da chi, ma comunque allegramente festeggiate ovunque.

Qualche esempio? Tra le giornate ufficiali meritano menzione, tralasciando quelle più conosciute e serie, la giornata mondiale del tonno che si celebra il 2 maggio, la giornata mondiale delle api (20 maggio), quella della bicicletta (3 giugno), quella dello yoga (21 giugno) o quella degli asteroidi (30 giugno).

E se non è chiaro perché ci sia la giornata internazionale delle vedove (23 giugno) e non quella dei vedovi (molti meno, in effetti…), assumono particolare simpatia la giornata dell’amicizia (30 luglio), quella della rabbia (28 settembre) e quella dei servizi igienici (19 novembre). Tra le giornate più spiritose meritano convintamente il podio la giornata mondiale della Nutella (5 febbraio) e quella del sonno (13 marzo).

E voi cosa festeggiate, o cosa festeggereste? Quale anniversario o compleanno strano vi siete inventati e mantenete fisso in calendario, anno dopo anno? Qual è la vostra giornata internazionale preferita?

21 marzo: giornata internazionale delle foreste

Noi di Parkemo non abbiamo dubbi: 21 marzo giornata internazionale delle foreste! Lo sapevate già? Beh certo, ci conoscete ormai da tempo, e sapete bene che quella per i boschi e le foreste è per noi una vera passione.

Inserita nel calendario delle giornate internazionali dall’ONU a partire dal 2013 la giornata internazionale delle foreste ha lo scopo di accrescere la consapevolezza globale rispetto all’importanza del patrimonio arboreo per la sopravvivenza del nostro pianeta. Secondo il WWF da loro dipende la vita di 1,6 miliardi di uomini e l’80% della biodiversità terrestre. Le foreste garantiscono la protezione del suolo, la qualità dell'aria e delle acque, forniscono importanti beni e servizi.

Mitigano, inoltre, gli effetti dei cambiamenti climatici, poiché funzionano come serbatoi di assorbimento del carbonio, e forniscono una protezione naturale contro gli effetti del dissesto idrogeologico. Per queste e mille altre ragioni la tutela delle foreste è, dunque, fondamentale.

Quanto è diffusa questa consapevolezza? Qual è lo stato di salute delle foreste, oggi?

Si parla spesso di deforestazione scriteriata, di abbattimento di intere regioni boschive per far posto a coltivazioni intensive, soprattutto nel Centro America. Poi c’è il cambiamento climatico, che apporta altro stress al delicato equilibrio dei nostri boschi. Ma cosa sta succedendo davvero a livello globale?

Deforestazione e ri-forestazione

La FAO parla di una perdita di circa 13 milioni di ettari di foreste all’anno, ma una recente relazione dell’Università del Maryland, condotta anche attraverso l’utilizzo di monitoraggi satellitari e pubblicata sulla prestigiosa rivista “Nature” pone l’accento su quanto sta accadendo anche sul fronte della ri-forestazione. La relazione evidenzia come, tra il 1982 e il 2016 la copertura mondiale di alberi è cresciuta da 31 a 33 milioni di chilometri quadrati. Questa informazione, apparentemente contro-deduttiva rispetto al comune convincimento di un’ampia deforestazione globale, va peraltro meglio contestualizzata e approfondita.

L’incremento delle foreste avviene infatti nelle zone boreali
 dove i cambiamenti climatici in corso consentono agli alberi di prendere il posto della tundra, e nelle zone temperate, alle nostre latitudini. Lo studio conferma, invece, come prosegua la deforestazione nelle zone tropicali del globo.

Il Brasile è il paese che ha visto sparire, da solo, più superficie alberata (quasi 400mila chilometri quadrati!) rispetto al tutto il resto dei paesi del mondo. Russia, Cina e USA hanno visto un forte incremento della superficie alberata. A livello Europeo l’Istituto Forestale rileva che la superficie alberata è cresciuta negli ultimi 40 anni del 43%.

E qui in Italia? In occasione della giornata mondiale delle foreste dello scorso anno è stato presentato il primo “rapporto sullo stato delle foreste in Italia”, guidato dal Ministero per le politiche agricole e sviluppato da un team di scienziati, professionisti e amministratori. Il rapporto evidenzia come, dal 1936 ad oggi, le foreste si siano espanse in Italia di ben il 72,6%.

Gli alberi invadono le zone abbandonate, recuperano tutto lo spazio lasciato libero dall’abbandono delle campagne. Le foreste oggi occupano in Italia una superficie superiore a quella delle terre coltivate e costituiscono, con i loro 10,9 milioni di chilometri quadrati, il 40% della complessiva superficie nazionale.
Tutto bene dunque cari amici? Allora non abbiamo nessun problema? Non proprio, il fatto che le foreste –da noi- crescano abbastanza velocemente è certo una buona notizia. L’equilibrio a livello globale va comunque trovato rapidamente.

La nostra terra ha bisogno di biodiversità, ha bisogno di tundra e conifere, di foreste pluviali e boschi di latifoglie. Non è, dunque, il saldo tra ettari perduti ed ettari recuperati globalmente a doverci interessare, quanto il fatto che le politiche di forestazione a livello mondiale trovino coerenza per garantire a noi tutti quella diversità, mai come oggi così delicata e a rischio, tra cambiamenti climatici ed opera dell’uomo.

Ecco perché ha senso, oggi più che mai, la giornata mondiale delle foreste: perché in mezzo a tante informazioni, più o meno ragionate, più o meno approfondite, abbiamo bisogno che tutti recuperino la cultura e la consapevolezza del bosco quale bene comune, primario, essenziale.

Da parte nostra un consiglio: iniziamo a festeggiare la giornata mondiale delle foreste il giorno prima, il 20 marzo. Questa è la giornata mondiale della felicità. Imperdibili. Entrambe.



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