17.04.2020
E finalmente eccoci in primavera, cari amici!
Nelle ultime settimane le giornate si sono progressivamente allungate, i raggi del sole hanno iniziato a scaldare, invitandoci a prenderci qualche boccata d’aria in più; l’ora legale ci sta regalando serate ancora più lunghe, una nuova energia, proiettandoci definitivamente verso la bella stagione, verso la parte più luminosa e attesa dell’anno.
Le forsizie gialle e i fiori chiari degli albicocchi, le primule selvatiche, indaco e gialle e le innumerevoli gemme su alberi e arbusti, con le loro infinite varietà di verde stanno comunque lì a dirci che la vita sta riprendendo, come ogni anno, in questo periodo. Che meraviglia i colori!
Cucina: Parquet o Piastrelle?
Ogni anno la primavera porta con sé voglia di cambiamento, anche per cose piccole, come il guardaroba, il taglio di capelli o qualche elemento della nostra casa. Ah, la casa... Abbiamo trascorso molto tempo dentro le nostre case nelle ultime settimane, forse anche più di quello che avremmo desiderato ed inevitabilmente abbiamo notato piccole o grandi cose da fare, da sistemare, da cambiare.
Una stanza da imbiancare, una mensola da fissare, un mobile da cambiare... E quelle piastrelle della cucina, che sembravano così belle quando le abbiamo comprate, proprio non ci convincono più. Le guardiamo e le riguardiamo e vorremmo riuscire a cambiarle così, con uno schiocco di dita o sbattendo le ciglia, come faceva la strega di una famosa serie TV di ormai cinquant’anni fa.
Ma cambiare il pavimento non è facile come cambiare un mobile, una mensola, tantomeno in cucina, tra mobili ed impianti. Solo il pensiero ci fa passare la voglia, però una volta che il desiderio si è insinuato nei nostri pensieri, non c’è nulla da fare. Prima o poi le cambieremo quelle piastrelle e metteremo il legno, come abbiamo sempre sognato e voluto.
Ci avevano sconsigliato di farlo qualche anno fa, dicendoci che la cucina è il posto della casa a maggiore calpestio, che poi il parquet si sarebbe rovinato, tra macchie e bagnato, che le piastrelle sono più pratiche e durature.
C’era del vero, ma –in fondo- non avevamo approfondito bene le opzioni e abbiamo preferito, semplicemente, non rischiare.
Vi chiederete come facciamo, noi di Parkemo, a leggere nei vostri pensieri.
Ogni anno ci capita di ricevere decine di richieste che hanno a che fare con questi temi:
Il parquet in cucina
Lo sapete, amiamo affrontare lavori importanti, case straordinarie, ampi spazi.
Ma le sfide più frequenti, e non meno appassionanti, per noi sono quelle di ogni giorno, quelle che mirano a trasformare i vostri piccoli o grandi ambienti, nei quali vivete da anni o decenni, regalandovi atmosfere e sensazioni completamente nuove. E il pavimento, più di ogni altro elemento di arredo, è in grado di trasformare letteralmente i nostri spazi, dandoci la sensazione di aver cambiato tutto, o quasi.
Che stiate affrontando l’acquisto di una nuova casa, la ristrutturazione di quella attuale o semplicemente abbiate in animo di cambiare il pavimento di uno o più ambienti, il messaggio da parte nostra è il parquet in cucina ci sta, eccome. Basta soltanto avere qualche accorgimento, qualche attenzione. Vediamo di darvi qualche dritta e qualche suggerimento.
Quale essenza scegliere in cucina?
Per la scelta dell’essenza è necessario anzitutto trovare una coerenza con il resto degli ambienti.
Se avete un angolo cottura è ovvio che il pavimento dovrà integrarsi e coordinarsi con quello della zona giorno adiacente.
Più semplice, anche se non scontata, la scelta nel caso di una cucina separata: visto che molto spesso ci piace lasciare le porte dei nostri spazi aperte, è essenziale che – anche in questo caso - il pavimento che andrete a scegliere per la vostra cucina sia coerente con quello dei locali che vi si affacciano.
Fatto questo primo passaggio è comunque necessario sapere quali sono le essenze che meglio si adattano ad essere posate in cucina: schizzi e macchie di olio o di sugo, calpestio frequente, umidità e temperatura. La cucina è tutto questo ed anche di più.
Per questo occorre scegliere essenze dure e capaci meglio di altre di adattarsi al passaggio, al caldo, al vapore. Sfogliando il nostro ampio catalogo le proposte possono andare dal Rovere, nelle sue molteplici linee e l’impareggiabile eleganza, ai legni esotici come il Teak Burma o l’Iroko, con le loro calde nuances.
Parquet massello o prefinito in cucina?
Per il pavimento in parquet della cucina è certamente consigliabile optare per pavimenti stratificati prefiniti, con uno strato nobile importante, ma con una struttura sottostante di alta qualità in grado di garantire tenuta, elasticità e durata nel tempo.
Il legno massello, invece, mal si adatta ad ambienti nei quali l’umidità non è costante e c’è qualche rischio di infiltrazione di acqua o liquidi. Ed in cucina, tra vapore delle pentole sul fuoco, impianti idraulici, frigoriferi e lavelli, qualche rischio in effetti c’è.
Finitura: meglio parquet verniciato o parquet oliato?
La verniciatura “sigilla” la superficie del parquet e ne garantisce di fatto l’impermeabilità rispetto a liquidi, macchie, unto.
D’altra parte il pavimento oliato risulta ottimale per la sistemazione di macchie o graffi superficiali, che si possono più facilmente rimuovere e “cancellare” con la pulizia profonda e la stesura di un nuovo strato di olio.
Posa in cucina: incollato o flottante?
Anche in questo caso la scelta è abbastanza semplice. Il parquet della cucina va incollato, per garantire la migliore aderenza al massetto sottostante, al fine di evitare infiltrazioni di acqua o liquidi che andrebbero a rovinare irreparabilmente il legno.
Gli sbalzi di umidità tipici della cucina – nel caso di pavimenti galleggianti- rischierebbero inoltre di far imbarcare maggiormente le plance del vostro parquet.
Sì al parquet in cucina
Insomma, il legno in cucina ci può stare.
Non volete o non potete smontare i mobili della cucina ma volete procedere comunque alla sostituzione del pavimento attuale? Potete provare ad accostare il parquet ad altre superfici, creando disegni e figure, esteticamente piacevoli, ma anche utili e funzionali tenendo, ad esempio, una cornice delle piastrelle attuali lungo il perimetro dei mobili. In questo modo potete mantenere una superficie indubbiamente resistente per la zona di lavoro, limitandovi a posare il parquet nella rimanente area della cucina. Una posa accurata, fatta da artigiani competenti, potrà garantire un eccellente risultato, con il minore impatto possibile dal punto di vista organizzativo e logistico.
Come vedete, cari amici, le soluzioni si trovano. Servono tecnica, competenza, cuore e fantasia. E dell’ottimo parquet. E questa, ormai lo sapete, è la nostra ricetta. Che si tratti di ville o appartamenti, soggiorni o cucine, camere o terrazze, uffici o negozi, Parkemo c’è. Ciò che ci piace e appassiona è ascoltare i vostri desideri e le vostre aspirazioni e lavorare per soddisfarli, rendendo le vostre case e i vostri ambienti più caldi, belli e confortevoli. Pronti per le prossime primavere, le prossime estati e le stagioni a venire.
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